La prima edizione del festival tratterà il tema “oltre il senso comune. Durante gli incontri con i ricercatori e le ricercatrici ci si soffermerà sulle spiegazioni spesso inaspettate dei fenomeni intorno a noi e che ci spingono a immaginare e descrivere la realtà con nuovi nomi e nuove regole, sorprendenti, ma dalle conseguenze tangibili nella vita di tutti i giorni. Il programma sarà ricco e variegato: si discuterà di storia della scienza e della sua evoluzione nei secoli, di buchi neri e onde gravitazionali, di vita fuori dalla Terra con o senza gravità, di teletrasporto quantistico, di materia ed energia oscura del rapporto tra scienza e filosofia e tra scienza e industria culturale, di gravità quantistica, di filosofia del digitale, di nuove scienze e di molto altro ancora.

Ci sarà tanto spazio anche per laboratori e spettacoli divulgativi al confine tra arte e scienza. Tra questi, l’intervento di Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), previsto per il 17 settembre che racconterà “Dante e la Scienza moderna” in compagnia dell’attore Stefano Sabelli. Ancora, lo spettacolo “Tacchini e raggi di luce – storie di incroci tra scienze e filosofia” della divulgatrice, youtuber e filosofa della scienza Gaia Contu, previsto per il 18 settembre. 

 

Il festival offrirà anche uno spaccato sulla ricerca di punta nel campo della fisica in Sardegna. Si parlerà dei grandi progetti scientifici sul territorio ovvero il “Sardinia Radio Telescope” di San Basilio, strumento d’eccellenza per la radioastronomia; il progetto “Aria” nelle miniere di Seruci per la distillazione dell’Argon, elemento fondamentale per la ricerca della materia oscura con l’esperimento DarkSide ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso; il futuro rivelatore di onde gravitazionali “Einstein Telescope” che potrebbe essere ospitato in Sardegna, nel territorio tra Lula, Bitti e Onanì nel prossimo futuro.

Il programma in dettaglio

Si parte sabato 17 settembre alle ore 9:30 con “Toccare con mano l’invisibile” una serie di attività divulgative rivolte agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado per entrare in contatto con la fisica contemporanea e i suoi risvolti oltre il senso comune. Le attività sono a cura dell’associazione culturale IDeAS.

Alle ore 16:00 l’apertura del GravitasFest con un intervento introduttivo sul festival e i suoi temi e a seguire i saluti istituzionali di organizzatori e autorità. Si prosegue alle ore 16:35 con il primo intervento per il pubblico “Ascoltare e vedere l’oscurità del cosmo: i buchi neri” con Michele Punturo (INFN Perugia, responsabile dell’esperimento Einstein Telescope) e Mariafelicia de Laurentis (Università di Napoli, ricercatrice nell’esperimento Event Horizon Telescope). Alle 17:20, arte e scienza si fondono nello spettacolo teatrale “An Endless PPOV: un punto di vista poetico sull’infinito” a cura di Dario Cosseddu (attore e docente). A seguire, alle ore 17:55, Federico Laudisa (Università di Trento) ci porta a scoprire il ruolo della filosofia nella scienza con un intervento dal titolo “Uno sguardo filosofisico sulla scienza”. Alle 18:30, il pubblico potrà scoprire il mondo degli esopianeti e della vita fuori dalla terra con “La vita fuori dalla Terra, con o senza gravità”, un dialogo con Giovanni Covone (Università di Napoli) e Giacomo Cao (Università di Cagliari, DASS e CRS4). Alle 19:15, Elena Castellani (Università di Firenze) ci illustra “Il mondo tra simmetrie e asimmetrie”. Alle 20:00 ancora spazio alla divulgazione scientifica con il laboratorio-spettacolo interattivo a cura di Paola Verrucchi (CNR Firenze) “Meraviglie dal mondo quantistico: il teletrasporto”. A chiudere gli eventi della prima giornata del festival, alle ore 21:30, lo spettacolo artistico e divulgativo “Dante e la scienza moderna” nel commento di Antonio Zoccoli (Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e con la narrazione di Stefano Sabelli (attore).

 

La seconda giornata del festival si apre alle ore 9:30 con le attività “Giocare col cosmo” per i bambini e le bambine del centro di quartiere Mu.Be gestito dalla cooperativa sociale Panta Rei, in compagnia dell’associazione culturale IDeAS e di Silvia Casu (INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari).

Alle ore 15:00, il viaggio del GravitasFest riparte con la “Filosofisica dell’universo oscuro”, un dialogo all’insegna dei misteri della cosmologia, tra materia ed energia oscura con Riccardo Murgia (Gran Sasso Science Institute), Claudia Sciarma (astrofisica e comunicatrice della scienza) e Walter Bonivento (INFN Cagliari). Si prosegue alle 15:45 con “Il sogno di unificare l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo” in cui si parlerà di gravità quantistica con Mariano Cadoni (Università di Cagliari) e Giovanni Amelino-Camelia (Università di Napoli). Alle 16:30 arte e scienza si rincontrano nell’appuntamento “In dialogo con l’universo, tra arte e scienza” con Marilena Streit-Bianchi (CERN Alumni, Arscienza), Enrico Magnani (artista ed ex ricercatore scientifico), Efisio Carbone (MACC) e Andrea Galvani (artista). Alle 17:35, Emiliano Ilardi (Università di Cagliari) ci porta dentro il mondo del cinema e del suo rapporto con la scienza con un racconto dal titolo “La scienza nell’industria culturale: divulgazione o fiction?”. Alle 18:10, il GravitasFest tocca i temi della nuova era digitale con “La filosofia del digitale tra nuovi linguaggi e nuove scienze” con Silvano Tagliagambe (professore emerito Università di Sassari) ed Elisabetta Gola (prorettrice alla comunicazione Università di Cagliari). La seconda giornata del festival si chiude con lo spettacolo divulgativo previsto alle ore 19:00 dal titolo “Tacchini e raggi di luce – storie di incroci tra scienza e filosofia” a cura di Gaia Contu (divulgatrice, youtuber e filosofa della scienza).

 

Durante tutto il festival, presso la sede del festival in via Santa Croce 18 a Cagliari, sarà possibile visitare le opere al confine tra arte e scienza dell’artista Enrico Magnani (ex ricercatore scientifico, ingegnere nucleare), le vignette “Gatti e Cosmo” a cura di Sabrina Milia (INAF – Osservatorio Astronomico di Cagliari) e la mostra “Raccontare la gravità” a cura degli studenti e delle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado che nell’anno scolastico 2021/2022 hanno partecipato al progetto “Gravitas”.